Presente nei capitoli: 20, 21, 22
La vecchia, a cui l'Innominato affida Lucia, nata e vissuta nel castello tra gente volgare e scellerata, è la genuina creatura di quel tristo ambiente; essa rappresenta tutta l'influenza negativa in una donna. Fisicamente è un geffo ripugnante, dal punto di vista psicologico e morale è ridotta alle forme egoistiche più volgari; pigra, stizzosa, golosa. Invano si cercano nella sua anima sentimenti dolci e buoni, nessuna luce di religione. Comandata dal padrone di far coraggio a Lucia, si disorienta, non sa che cosa voglia dire incoraggiare, e si tormenta perché teme che questa sua incapacità sia scambiata da lui come disobbedienza al suo volere.